Cavareno è immerso in un’incantevole cornice di boschi della Val di Non e suddiviso in antichi e nuovi sobborghi: Sovic, Splazuela, Bus e Ruch, Ausiel e dei Larseti.
I primi documenti che parlano di Cavareno risalgono al 1200 ma, la desinenza del nome in “eno” potrebbe indicare un’origine romana.
Oggi Cavareno è un paese che guarda ad un futuro sostenibile e agisce, anche grazie alla sua amministrazione pubblica, oltre che all’impegno della sua comunità, ad un futuro sempre più “green”.

Cavareno per uno sviluppo sostenibile

Nel 2019 il paese è stato insignito del premio Spiga Verde
Spighe Verdi è il programma per lo sviluppo rurale sostenibile indetto da FEE (Fondazione per l’Educazione Ambientale) e Confagricoltura. Si rivolge ai Comuni che intendono valorizzare e investire sul proprio patrimonio rurale, migliorando le buone pratiche ambientali. Nel rapporto che si crea tra Comune, agricoltori e comunità locale sta il successo di Spighe Verdi, un programma flessibile e adattabile per promuovere buone pratiche ambientali in diversi contesti territoriali. Nel programma Spighe Verdi è centrale il ruolo che ha l’agricoltura nella difesa del paesaggio, nella tutela della biodiversità e nella produzione di alimenti di qualità.

Cavareno è una delle 42 località italiane che hanno ricevuto il riconoscimento “Spighe Verdi 2019” .
Il comune, in particolare, si è contraddistinto per:
– I progetti di riqualificazione, ristrutturazione o risanamento degli edifici pubblici finalizzate al risparmio energetico;
– Gli interventi per la riduzione dei consumi energetici dell’illuminazione pubblica;
– La cura del verde pubblico e l’arredo urbano;
– La riduzione delle barriere architettoniche;
– La conservazione e valorizzazione del paesaggio non solo attraverso i vincoli inseriti nel Prg ma anche attraverso la valorizzazione dei parchi e dei sentieri, la certificazione della gestione sostenibile del bosco;
– La gestione dei rifiuti specialmente la raccolta differenziata;
– La qualità dell’acqua e l’esistenza ed il grado di funzionalità dell’impianto di depurazione;
– Il notiziario comunale per l’informazione verso i cittadini, nonché le attività di educazione alla sostenibilità;
Le aree pedonali e la pista ciclabile;
– Le varie certificazioni in possesso del comune.

Spighe Verdi fotografa inoltre la situazione del comparto agricolo, l’esistenza di produzioni tipiche e di qualità certificate, il numero delle aziende agricole biologiche e l’impegno delle imprese agricole verso la tutela della biodiversità esistente e anche la situazione della qualità dell’offerta turistica.
Come per le Bandiere Blu, l’iter procedurale del programma Spighe Verdi, messo a punto secondo lo schema UNI-EN ISO 9001-2015, è piuttosto articolato e si avvia presentando la propria candidatura.
Il programma è impostato sul miglioramento continuo che è possibile solo con il coinvolgimento di tutti gli attori locali.

Cavareno comune virtuoso

È entrato a far parte della rete Comuni Virtuosi rete di Enti locali, che opera a favore di una armoniosa e sostenibile gestione dei propri Territori, diffondendo verso i cittadini nuove consapevolezze e stili di vita all’insegna della sostenibilità, sperimentando buone pratiche attraverso l’attuazione di progetti concreti, ed economicamente vantaggiosi, legati alla gestione del territorio, all’efficienza e al risparmio energetico, a nuovi stili di vita e alla partecipazione attiva dei cittadini.

Se ami la montagna non sprechi l’acqua

L’acqua delle Ciàse proviene dalla sorgente Val Contres a 1165 m s.l.m. sulle pendici del Monte Roen (portata 9,20 l/s).

Il laboratorio analisi di Dolomiti Energia effettua con cadenza regolare le verifiche dell’acqua immessa e distribuita nella rete idrica comunale, certificandone la qualità. Le reti gestite da Dolomiti Energia sono costantemente controllate e sicure. La qualità delle acque è davvero elevata.

Ma l’acqua non è una risorsa illimitata e la portata della sorgente non aumenta nel periodo estivo a far fronte ad una domanda crescente.

Per questo l’amministrazione comunale invita a NON SPRECARE L’ACQUA prestando un po’ più di attenzione ad alcuni semplici gesti quotidiani:

  • fare docce brevi. Forse non tutti sanno che un minuto in doccia equivale a un consumo di 6-8 litri d’acqua.
  • chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti o si fa la barba.

L’amministrazione comunale raccomanda di bere l’acqua di rubinetto contribuendo a ridurre l’utilizzo della plastica.

Le acque di scarico delle nostre ciàse confluiscono nel depuratore biologico per poi essere immesse nel Rio Moscabio.  Per non danneggiare l’impianto e le persona addette alla manutenzione è vietato l’uso di tutti i prodotti che non siano biodegradabili al di sotto del 90%.

Progetti concreti di sostenibilità

Un non-luogo recuperato con un piccolo intervento di land-art di vecchia vasca di depurazione dismessa dopo l’entrata in funzione del nuovo depuratore biologico dell’Alta Val di Non.
Benché fosse possibile demolire l’ex-vasca di depurazione, dove era previsto l’arrivo del ponte ciclopedonale, si è scelto di realizzare un’opera che richiamasse la destinazione reale del luogo, ovvero la depurazione delle acque, proponendo al pedone e al ciclista un’esperienza visuale ed olfattiva realistica e onirica allo stesso tempo.
Progetto a cura di Servizio opere stradali e ferroviarie – ufficio infrastrutture ciclopedonali della Provincia autonoma di Trento

Scuola per l’infanzia “Peter Pan” quando l’architettura coniuga sostenibilità e pedagogia.
Una scuola realizzata secondo i principi della bioedilizia, dagli elevati standard di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico, costruita riqualificando due edifici storici esistenti.
La distribuzione degli spazi didattici delle tre sezioni e dello spazio polifunzionale destinato a mensa, teatro e gioco, vivono di luce naturale per via delle ampie vetrate. La scelta dei materiali da costruzione, le forme e i colori sono pensati per offrire ai bambini tanti spunti per far volare l’immaginazione. Così come l’integrazione tra gli spazi interni e il grande giardino sono tutti frutto di una visione pedagogica dell’architettura a quei tempi (2010) quasi pioneristica.
Inoltre il 100% dei rifiuti viene differenziato, l’acqua piovana viene raccolta per l’irrigazione del giardino, il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria sono assicurati dal teleriscaldamento municipale a biomassa, e infine la mensa privilegia prodotti a “km 0” e possibilmente biologici.
Progettista arch. Giovanni Berti

ARCHIMEDE: energia pulita, made in Trentino, Cavareno, Italy
Archimede, è una stazione fotovoltaica sperimentale a concentrazione e separazione spettrale. La sua tecnologia è simile a quella utilizzata nei satelliti e permette di produrre circa il triplo di energia rispetto ad altri impianti convenzionali di pari area captante, utilizzando una quantità di materiale semiconduttore circa 700 volte inferiore. E’ caratterizzata da un grado di riciclabilità superiore al 95%. Funziona sfruttando la concentrazione della radiazione solare su celle fotovoltaiche di dimensioni ridotte e dalle efficienze estremamente elevate. I moduli sono movimentati da un sistema di inseguimento solare ad alta precisione.

Realizzata da Trentino Rainbow Energy in collaborazione con Bim Adige, è monitorata da remoto dal Laboratorio Sensori del Dipartimento di Fisica dell’Università di Ferrara, che ne controlla efficienza e operatività.
Anche grazie a Archimede il Comune di Cavareno ha partecipato al “Tour delle fabbriche della sostenibilità – Green Week 2018” e ha vinto il premio COMUNI VIRTUOSI 2018